Next Genaration EU

dare avvio alla ripresa e preparare un futuro migliore per la prossima generazione

Mediterraneo - È tempo di volare


”Documento I contenuti dell’enciclica Laudato si’ e le indicazioni del documento "In cammino per la cura della casa comune", presuppongono progetti ambiziosi in grado di coinvolgere vaste categorie di soggetti: governi, cittadini ed organizzazioni.
Non sfugge a nessuno il monito di studiosi ed economisti, “il futuro è vulnerabile”, e quanto sia pericolosa la tendenza a chiudersi dentro i propri confini, ad alzare muri e a vestire il ruolo del "protagonista" solo difronte ai propri interessi.
In tema di Mediterraneo l’Italia non ha dimostrato di avere un progetto adeguato. I suoi governi, il più delle volte privi di strategie, hanno perso tempo aspettando un’Europa distratta, a volte insensibile, in alcuni casi volutamente assente.
È la politica dell’attesa (vana!) o, forse meglio, è il teatro dell’assurdo nella cui rappresentazione si coglie la “nausea” dell’incapacità e della inettitudine e ci si sente “stranieri” in un’Europa tradita.
Il Mediterraneo, da crocevia di popoli nella sua storia millenaria, oggi è diventato frontiera dove vanno a sbattere le barche della disperazione. Il “Grande mare” soffre di un vuoto di progetto.
Riteniamo sia venuto il momento di rimboccarci le maniche e passare all’azione. È necessario sollecitare un nuovo patto tra l’Europa e i Paesi del Mediterraneo e definirne un progetto comune, individuando obiettivi politici, economici e culturali.
Con i due progetti illustrati in questo documento intendiamo proporre momenti di riflessione e di saggezza su un futuro che può esistere solo in presenza di una svolta importante dove gli egoismi nazionali cedano il passo ad un processo storico di equa distribuzione della ricchezza e di coesistenza.
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Contributi

Una grande occasione da non sprecare

Recovery Fund, rappresenta una occasione storica per l’Europa e per l’Italia. Non solo per la quantità di risorse messe a disposizione, ma soprattutto per i suoi aspetti qualitativi.
Il rischio principale per il nostro paese è che essa rappresenti un’ennesima occasione sprecata, a causa della mancanza di visione della classe dirigente, nonché della storica inefficienza della nostra pubblica amministrazione.
Saremo capaci di spendere tutti questi soldi, e come? Ricordiamo che l’erogazione delle sovvenzioni avverrà a fronte della presentazione di piani di investimento credibili, accompagnati dalla capacità di metterli in pratica.

Imparare dai fondi strutturali

Se si vuole che l’impatto del Recovery Fund sia duraturo e non limitato agli anni in cui arriveranno i finanziamenti, bisogna innanzitutto considerare i fondi come un’opportunità di investimento, per innescare dinamiche di crescita, delle quali il nostro paese ha in questo momento un bisogno estremo.
Negli ultimi venti anni la crescita in Italia è stata bassissima e le due crisi che si sono susseguite hanno azzerato i pochi progressi realizzati. Bisogna quindi evitare di considerare il Recovery Fund come un “regalo” da spartire tra le varie categorie, anche le più colpite dalla crisi, perché la sua durata limitata nel tempo impone di utilizzarlo guardando al lungo periodo.


Contatti

Coordinatore dei lavori

Giovanni Battista Zavatteri   


Ufficio di segreteria

Giulia Alisei   





Modalità correlate

Chi desidera proporre un proprio contributo di idee e di proposte deve predisporre il documento in formato pdf - (dimensione massima del documento: un megabyte) e spedire per e-mail al seguente indirizzo: asacel@libero.it>

Note

Le proposte debbono essere coerenti con gli indirizzi europei e con i documenti relativi ai tre pilastri sui quali si basa il Recovery fund.
Link:  Next Generation EU